giovedì 20 marzo 2008

Metto a fuoco.

E' una delle cose che più mi piace fare nei (rari) momenti di relax.
Prendo due oggetti, li visualizzo, poi li metto a fuoco passando dall'uno all'altro. Mi prendo tutto il tempo per simulare questa dissolvenza.
Stanotte, verso l'una, nel coricarmi, ho deciso di iniziare ad assimilare "Giglio", l'ultimo cd di Tricarico. Massimo volume nelle cuffie. Visualizzo il mio Zen Stone e poi visualizzo le coperte. Poi dalle coperte passo allo Zen Stone. E intanto il Tricarico parla, urla, declama nelle mie orecchie.
Come ho detto ieri alla collega bibliotecaria Silvia, "Vita tranquilla" è una canzone che mi dà i brividi. Non so spiegarmi il motivo di tanta emozione, ma così è, non posso farci niente. Brividi che partono dalla testa e scendono giù per le spalle.
Questo è l'effetto che mi fa certa musica, LA musica.
Ed è quello che, prima o poi, vorrei tornare a fare, LA musica.
Senza mai dimenticare il fastidio, l'ira, l'indifferenza, i cattivi pensieri.
Semplicemente mettendo a fuoco un altro oggetto.
Dopotutto, che sia tutta una questione di messe a fuoco, 'sta esistenza che viviamo?

Voglio diventare Fotografo!

saluti
tuto

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