domenica 4 novembre 2007

Paris Report.


Non mi riesce facile scrivere di questo viaggio. Essenzialmente credo che ciò dipenda dal fatto che finora, nella mia vita, ho viaggiato poco. E' stato tutto così nuovo per me. E non solo per me.
E poi, grazie alla mia incostanza e alla mia pigrizia, sono già passati 5 giorni dal mio ritorno e non ho scritto niente. Probabilmente, se le mie condizioni di salute me lo avessero permesso, avrei dovuto buttare giù qualche riga appena tornato a casa, con tutte le emozioni del viaggio ancora sulla pelle, con l'adrenalina derivante dall'idea straniante di aver fatto Parigi-Zimella in 6ore, attraverso metropolitana, bus, aereo, bus navetta, macchina.
Se avessi scritto subito, dopo quella doccia alle 3 di mattina di martedì, avrei potuto, probabilmente, dare la carica giusta alle mie parole.
E avrei potuto raccontare di Parigi, di come ci si possa abituare in 3 giorni e mezzo ad una città bellissima, ad un'atmosfera magica.
E avrei potuto raccontare del mio primo viaggio in aereo, del fatto che viaggiare con l'influenza non è il massimo della vita.
E avrei potuto raccontare molto di ciò che ho visto, ma soprattutto di come l'ho visto io, con gli occhi di un ragazzetto di campagna che arriva nella metropoli. E ne resta affascinato.
Non sto qui a scrivere lungamente di come sia andato il viaggio, il mio obiettivo non era tanto quello di "vedere", di "scoprire". O, meglio, non era il 1° obiettivo.
Il mio 1° obiettivo era invece quello di vedermi, di scoprirmi, di mettermi alla prova.

Chi mi conosce sa che a dispetto di un'immagine esteriore di persona sicura e sempre padrona delle situazioni, sono in realtà parecchio fragile. Tanto duro e solido nei "grandi temi", quanto insicuro nelle piccole cose. Ecco perché questo viaggio è stato un banco di prova importantissimo.
E più passano i giorni, più me ne convinco. Questo, di sicuro, è dipeso dalla presenza di Marta, mia compagna di viaggio, che ha deciso di provare con me queste emozioni di "turisti per caso", con una levità ed una tranquillità veramente invidiabili. E poco importa se non siamo riusciti, causa pioggia del lunedì, a vedere proprio tutto tutto. Non era quello, come ho detto, il mio obiettivo principale.

Non posso non ringraziare mia cugina Virginie e il suo boyfriend Nicolas per averci ospitato e trattato come dei "principini", è stato bellissimo sentirsi a casa seppur lontani 1000km da casa.

Ecco, ora pensando a cosa scrivere, a come scriverlo, mi vengono in mente tante istantanee del viaggio, tanti volti, tante belle esperienze. Ma non so se sia il caso di elencarle. Sarebbe un elenco freddo, forse inutile.
Un viaggio è qualcosa di molto personale, credo io.
Forse è giusto che anche io lo tenga per quello che è, personale.

Beh, giusto un paio di cose per dare colore a questo post:
- come detto, Camera Café non è un'-invenzione- italiana, sigh sigh. E il nostro è proprio identico a quello francese! :-( ;
- in compenso la voce di Homer Simpson, francese, fa veramente ridere! 1000 volte meglio il nostro doppiatore Accolla;
- w le crepés!

Voglio diventare St.Michel!

saluti
tuto

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma perchè mancano le foto della tua compagna di viaggio?!

Unknown ha detto...

Hehe, bisogna vedere se lei è d'accordo con la pubblicazione! :-)
E poi, sinceramente, non ne abbiamo fatte molte assieme, quando lei fotografava io ero fotografato..quando io fotografavo, lei era fotografata. :-)

Anonimo ha detto...

Guai a non ritenersi mai fragili e insicuri. Non saremmo uomini! ALMENO CREDO... Mentre tu dimostri quotidianamente (inteso nel tuo quotidiano) di esserlo. Banchi di prova ne affronti insomma di continuo e mi pare che gli esiti siano più che positivi. E se lo penso io è così. Punto.
Ma per passare a questioni più impegnate, direi che a noi potrebbero interessar di più le foto di lei scattate da te piuttosto che il contrario... Con rispetto scrivendo!

P.S. So che non c'entra un cazzo col post, però: io 121 punti, Cangio 123, con il sorpasso riuscito solo all'ultimo lancio. Bowling bastardo!!!

fede

Unknown ha detto...

Giuste riflessioni, tutte! :-D
Riguardo al bowling, mannaggia la pupazza, che sfiga! Vedi, mai perdere la concentrazione. E te lo dice uno che da 148 è andato a fare 91, l'ultima volta.

Ma eravate solo voi due o c'erano anche le pulzelle? :-D

Anonimo ha detto...

Mi rendo conto solo adesso, rileggendolo, di quanto sia scassacoglionante il commento lasciato un paio d'ore fa. Chiedo perdono. Ma in ogni caso rimane un concentrato di verità! L'ho scritto io, ci mancherebbe! Poi, ieri eravam Cangio, Luigi, Michele, Silvia, Chiara, Elisa, IO. Basta.

f.

Anonimo ha detto...

...E Lara, accidenti! Un lapsus. Chiedo venia alla signorina per la dimenticanza se leggerà queste righe.

f.

Unknown ha detto...

Hehe, non credo proprio che lei leggerà il mio blog.
Anyway, ho trovato "Il Sergente" su Youtube. Cerca l'utente "zappeo" e nella sua pagina troverai tutti gli spezzoni, oltre al "decameron" di Luttazzi.
Se sentemo.
umbe
:-)