
Ma il titolo del film mi aggradava, poi era presentato come innocente commediola (l'ho detto anche a Marta, io al cinema ci vado per rilassarmi, essenzialmente), poi c'era il mio 1° amore televisivo, la splendida, sempreverde, ammaliante Claudia Pandolfi (ti ricordi, Robidal?).
Alura, che dire?
La Pandolfi è sempre una bellezza da togliere il fiato.
Bisio mi piace molto più come attore che come conduttore di Zelig.
La Finocchiaro è di un'altra categoria, ma quello già si sapeva.
Sermonti che fa il bastardo nun se pò vvvedé, con quella faccia non è credibile.
Nel complesso un film godibile, una decina di persone in sala, pop-corn e thé alla pesca.
E poi la Pandolfi, che donna, la Pandolfi.
E poi queste commediole che ti lasciano un retrogusto amaro, sempre. Perché le bugie distruggono tutto, ma non sempre. Perché il calcetto distrugge l'amore, ma non sempre. Perché l'amore vince sulle bugie, ma non sempre. Perché l'amore vince contro il calcetto, ma non sempre.
Insomma, le bugie perdono, ma non sempre.
La costante è che io ho sonno, sempre.
Voglio diventare Venezia! (guarda il film e poi capisci)
saluti
tuto
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