domenica 18 novembre 2007

415 E71.

Hai visto "The bourne ultimatum"? Io sì, stasera.
Beh, se l'hai visto, forse ora capirai il titolo del post.
Ciao.

sabato 17 novembre 2007

Non è cambiato niente.

Mi dispiace.
Non è cambiato proprio niente.

Voglio diventare Smemorato!

buon weekend
tuto

giovedì 15 novembre 2007

Fuorigioco.

E 'sto ca**o di fuorigioco. Io non vivo per il fuorigioco.
Io vivo per il bel gioco. Per il bel calcio. Per il calcio bailado.
Sconfitta anche stasera, ampiamente pronosticabile, ma sempre dolorosa.
Mi porto a casa una ginocchiata appena sotto il ginocchio destro, un intervento assassino sulla tibia sinistra (che poteva costarmi molto caro), una gomitata che mi ha leggermente aperto il labbro.

Detto ciò, è ufficiale, come Capitano porto sfiga. Quando sono Capitano, perdiamo.
Per cui non voglio più esserlo.

Voglio diventare Saudade!

saluti
tuto

mercoledì 14 novembre 2007

Bisogno di tenerezza.

Eh sì, credo non ci sia altro da dire.
Ogni tanto il cuore di pietra ne sente il bisogno.
Tipo? Ora.

Voglio diventare Papà!

saluti
tuto

Autovalutazione. E sciorta.

Opaca prestazione di Umberto Piubello nel match sera, posticipo della 7a giornata di Campionato del Girone Basso Vicentino del CSI.
1 a 1 il risultato finale dello scontro-salvezza tra il Robur Roveredo e il Gemina Zimella.
Il nostro, rimasto in panchina per tutto il 1° tempo, chiamatosi fuori per i suoi problemi di salute, ha giocato solo la seconda frazione di gioco.

PIUBELLO UMBERTO: Voto 5. Fumoso, poco incisivo nella sua fascia, più attento a tenere sott'occhio il bagno più vicino piuttosto che i suoi compagni di squadra, ha risentito oltremodo del suo attacco di "sciorta" (grazie Puccetto per aver suggerito il termine romano-de-roma), che lo tormenta da 3 giorni ormai. Deambulando in campo, il Piubello declamava alcuni dei dialoghi platonici scaturiti dai suoi incontri con il fedele wc di casa, in queste ultime 72ore.
Insomma, un paio di tiri fuori dallo specchio della porta, un buon suggerimento in area per i compagni e poi ben presente negli ultimi minuti, nel forcing che ha portato in vantaggio il Gemina Zimella, raggiunto subito da un gran goal degli avversari.
Troppo poco per un giocatore della sua classe. Giovedì si va a Montecchio, speriamo che il Piubello sia più incisivo (o molare).

Voglio diventare Odontotecnico!

saluti
tuto

PS: ma quanto bella è Kasia Smutniak?

martedì 13 novembre 2007

Io amo Kasia Smutniak.

Tralasciando il fatto che è bellissima (altre foto più "nature" le lascio ad una tua ricerca online), ma proprio bellissima, ora ho la certezza (che in cuor mio ho sempre coltivato gelosamente) che sia pure brava. Mi è piaciuta molto nella fiction su Rino Gaetano.
E mentre la Chiatti riesce ad infastidirmi anche solo per il fatto di esistere, la Smutniak la adoro veramente.
Vorrei scriverti, troverò la tua mail....

Voglio diventare Taricone! (beato lui...)

saluti
tuto

lunedì 12 novembre 2007

Grazie, signor G.

IO NON MI SENTO ITALIANO
(Giorgio Gaber)

Io G. G. sono nato e vivo a Milano
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.

Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che è tutto calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui m'incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.

Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.

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Disillusione. Perché anche dopo un'altra giornata drammatica come quella di ieri, in questo paese di scaldapoltrone non cambierà proprio una mazza.

Voglio diventare Australiano!

saluti
tuto

domenica 11 novembre 2007

Basta.

Ci vorrebbe uno sciopero del tifo. Dei tifosi, quelli veri. Quelli che oltre lo sfottò non vanno.
Quelli per cui il calcio è emozione, è palpitazione, è magari delusione, ma è pur sempre gioco.
Che fastidio, che schifo. Gente che lotta ogni giorno per sopravvivere agli stenti, alle malattie, alla sofferenza .. e questi che si vanno a uccidere in un'area di servizio.

Fate schifo. Fate schifo.

Voglio diventare Nessuno (di loro)!

saluti
tuto

sabato 10 novembre 2007

38,7.

Vedi che un motivo c'era? Vedi che se ieri avevo scritto "ho caldo", un pò di caldo dovevo avercelo?
Beh, stanotte alle 00,00 avevo 38,7. Era da una vita che non soffrivo di febbre. Sono stato anche troppo bravo a riuscire ad arrivare a casa ieri sera, mannaggia la miseria. :-(
Notte a dir poco tormentata, mi sono rigirato nel letto mille mila volte. Ora la febbre pare non esserci più. In compenso ora sono sudato come un pulcino e ho ancora mal di testa. Ovviamente salta l'incontro con gli altri animatori per la programmazione e salterà anche l'allenamento di calcio del pomeriggio.
Porcaccia la miseriaccia.
Era da una vita che non soffrivo di febbre. (cit.)

Voglio diventare Fabio Volo! (ma anche no)

saluti
tuto

venerdì 9 novembre 2007

Ho caldo.

Vuol dire che non so controllare le mie emozioni. Non le so controllare bene. Mi viene caldo. Mi viene caldo quando vedo certe facce in giro, facce che mi fanno montare dentro la rabbia. Mi viene caldo quando leggo qualcosa che non dovrei leggere. Mi viene caldo quando a casa si parla di salute, della salute, della salute che manca.

In compenso è di nuovo venerdì, dopo il weekend lunghissssssssssssssimo della settimana scorsa.
Mamma oggi ha ripreso a battagliare.
Matteo oggi ha compiuto 20anni.
Io oggi ho compiuto un prodigio, ho fatto uscire il sole!

Forse è anche il sole che mi fa caldo.

Voglio diventare Galileo Galilei!

saluti
tuto

giovedì 8 novembre 2007

2003: Odissea nello Strazio.


Tanto per conoscerci meglio, sì insomma, per raccontarti un pò di fatti miei.
Finora, nella mia 24enne vita, c'è stato un annus horribilis. Oddio, non che quelli che sono venuti dopo siano stati anni "spaziali", ma diciamo che nell'anno di cui ora ti parlerò è successo di tutto. E forse anche di più.

L'anno in questione è il magico 2003.
Nel duemilaetre sono successe tante cose. Anzitutto la partenza non era stata delle migliori. Io psichicamente non stavo benissimo, non avevo molto equilibrio, diciamo. A quel tempo ero assieme ad una ragazza molto dolce con cui ho la fortuna tutt'ora di poter parlare e di vederla senza che ci sia l'astio che quasi sempre si respira alla fine di storie d'affetto importanti. Lei è una santa, sul serio, per avermi sopportato, per come ha cercato di compensare i miei indubbi momenti di cadute verticali. Ma ad aprile di quel duemilaetre non ho più resistito. Non mi piacevo. E se non piacevo a me stesso, se non volevo bene a me stesso, come potevo volerne a lei?
Per questo, con sommo dispiacere, le ho spiegato la situazione. E ci siamo lasciati. Ecco la prima sbandata.
Poi, un paio di settimane dopo, tornando da un concerto con il gruppo (che all'epoca esisteva ancora), a Colognola ai Colli, alle 2,30 del 2maggio, ho sbagliato l'incrocio e una macchina che da San Bonifacio stava andando attraverso Verona ci ha preso lateralmente. Grande spavento, parecchi danni, ma noi (e la conducente dell'auto che ci ha beccato) miracolosamente salvi. Ecco la seconda sbandata (con annesso urto).
Poi estate tutto sommato tranquilla. Tanto lavoro (1a stagione in Cantina Sociale a lavorare..e chi ha lavorato in cantina sa cosa intendo) ma mente sgombra da pensieri. Lavorando tanto, tornando a casa stanchi, non si ha la forza di "dare corpo alle ombre" (cit.).
Poi arriva ottobre. E a ottobre accade l'irreparabile.
Una giovine 16enne mi colpisce. Ecco la terza sbandata. Ma questa è stata la più pesante, perché la suddetta ha ben pensato di farmi perdere la testa e poi di abbandonare. Come spesso capita, insomma. Ma a me non era mai capitato (sarà anche per il numero esiguo di storie che ho avuto in my life). Insomma, io sbarello completamente e ri-perdo la tramontana.
Ma se ghe pensu ora......quanto deficiente sono stato. Tanto, troppo deficiente. E ora non venirmi a scrivere le solite ovvietà: "tutto quello che non uccide, rafforza", "il dolore fa crescere" e robaccia simile. Smettiamola. Guardiamo in faccia la realtà. Frasi del genere le puoi dire solo quando sei completamente uscito dai problemi. E spesso le dici per creare un certo "distacco" tra te e il povero amico che magari ti chiede un consiglio e si aggrappa a te.
"Si chiude una porta, si apre un portone". Sìsì, certo, sai che però io nella porta che si chiude ci metterei dentro le tue dita? Almeno un pò di dolore lo senti pure tu.

E invece io ho sbandato, diverse volte. E ancora adesso ho in testa l'idea che l'inizio di tutto sia avvenuto in quel maledetto-benedetto 2003. E che da quel 2003 io non abbia più smesso di sbandare. Continuo a sbandare e forse continuerò anche in futuro.

Voglio diventare Kubrick!

saluti
tuto

PS: tanti auguriiiiiiiiiiiiiii mamma!!!!!!!!!

lunedì 5 novembre 2007

Pensiero semplice amoroso.

Perché gli stronzi non si possono mettere solo con le stronze?
E idem il viceversa, ovviamente?

E non lo dico perché stia attraversando un momento di delusione amorosa eh. Fidati. In questo momento il mio cuore (ma soprattutto la mia mente) è completamente libero (/a). Ci pensavo stasera in doccia, così, senza motivo apparente. Pensavo alla sconfitta per 4 a 3 di stasera, nonostante un altro golletto mio (su rigore). E poi pensavo a quante persone volutamente stronze ci sono in giro.

Ecco, forse è il male alle gambe che mi fa questo effetto.
Ah, mi hanno preso a fare il Servizio Civile Nazionale, l'ho saputo ancora 10 giorni fa, prima di partire per Parigi. Sono contento, nel 2008 lavorerò e prenderò qualche soldo.
E poi spero anche di sognare, nel 2008.

Hai pensato a cosa fare l'ultimo dell'anno? Io no.
Ci penserò il pomeriggio del 31 dicembre, come ogni anno.

Voglio diventare Babbo Natale!

saluti
tuto

domenica 4 novembre 2007

Paris Report.


Non mi riesce facile scrivere di questo viaggio. Essenzialmente credo che ciò dipenda dal fatto che finora, nella mia vita, ho viaggiato poco. E' stato tutto così nuovo per me. E non solo per me.
E poi, grazie alla mia incostanza e alla mia pigrizia, sono già passati 5 giorni dal mio ritorno e non ho scritto niente. Probabilmente, se le mie condizioni di salute me lo avessero permesso, avrei dovuto buttare giù qualche riga appena tornato a casa, con tutte le emozioni del viaggio ancora sulla pelle, con l'adrenalina derivante dall'idea straniante di aver fatto Parigi-Zimella in 6ore, attraverso metropolitana, bus, aereo, bus navetta, macchina.
Se avessi scritto subito, dopo quella doccia alle 3 di mattina di martedì, avrei potuto, probabilmente, dare la carica giusta alle mie parole.
E avrei potuto raccontare di Parigi, di come ci si possa abituare in 3 giorni e mezzo ad una città bellissima, ad un'atmosfera magica.
E avrei potuto raccontare del mio primo viaggio in aereo, del fatto che viaggiare con l'influenza non è il massimo della vita.
E avrei potuto raccontare molto di ciò che ho visto, ma soprattutto di come l'ho visto io, con gli occhi di un ragazzetto di campagna che arriva nella metropoli. E ne resta affascinato.
Non sto qui a scrivere lungamente di come sia andato il viaggio, il mio obiettivo non era tanto quello di "vedere", di "scoprire". O, meglio, non era il 1° obiettivo.
Il mio 1° obiettivo era invece quello di vedermi, di scoprirmi, di mettermi alla prova.

Chi mi conosce sa che a dispetto di un'immagine esteriore di persona sicura e sempre padrona delle situazioni, sono in realtà parecchio fragile. Tanto duro e solido nei "grandi temi", quanto insicuro nelle piccole cose. Ecco perché questo viaggio è stato un banco di prova importantissimo.
E più passano i giorni, più me ne convinco. Questo, di sicuro, è dipeso dalla presenza di Marta, mia compagna di viaggio, che ha deciso di provare con me queste emozioni di "turisti per caso", con una levità ed una tranquillità veramente invidiabili. E poco importa se non siamo riusciti, causa pioggia del lunedì, a vedere proprio tutto tutto. Non era quello, come ho detto, il mio obiettivo principale.

Non posso non ringraziare mia cugina Virginie e il suo boyfriend Nicolas per averci ospitato e trattato come dei "principini", è stato bellissimo sentirsi a casa seppur lontani 1000km da casa.

Ecco, ora pensando a cosa scrivere, a come scriverlo, mi vengono in mente tante istantanee del viaggio, tanti volti, tante belle esperienze. Ma non so se sia il caso di elencarle. Sarebbe un elenco freddo, forse inutile.
Un viaggio è qualcosa di molto personale, credo io.
Forse è giusto che anche io lo tenga per quello che è, personale.

Beh, giusto un paio di cose per dare colore a questo post:
- come detto, Camera Café non è un'-invenzione- italiana, sigh sigh. E il nostro è proprio identico a quello francese! :-( ;
- in compenso la voce di Homer Simpson, francese, fa veramente ridere! 1000 volte meglio il nostro doppiatore Accolla;
- w le crepés!

Voglio diventare St.Michel!

saluti
tuto

venerdì 2 novembre 2007

Troppo tardi.

E troppo bello il cielo per riuscire a scrivere il report stanotte.
Meglio dormirci su.

Voglio diventare Cuscino!

saluti
tuto